Bonus per baby sitter e asili nido. Un contributo di 300 euro al mese, per un massimo di sei mesi, che potrà essere utilizzato a partire dal 2013 dalle madri lavoratrici nel primo anno di vita del bambino. La misura è prevista nei 10 articoli del regolamento preparato dal ministro del Welfare, Elsa Fornero, e arrivato ieri all’ufficio legislativo del ministero dell’Economia.
VERSAMENTO DELLO STATO – È una somma che dovrà essere utilizzata soltanto per pagare l’asilo nido, e in tal caso il versamento sarà fatto direttamente dallo Stato, o per pagare la baby sitter, e allora verrà utilizzato il meccanismo dei voucher, i buoni per i lavori occasionali.
RINUNCIA AL CONGEDO – Avrà la precedenza chi ha il valore più basso per l’Isee, l’indicatore della ricchezza delle famiglie. Chi ottiene il contributo dovrà rinunciare per lo stesso periodo di tempo al congedo facoltativo successivo alla maternità obbligatoria, quei sei mesi di aspettativa con stipendio al 30% che si possono prendere fino a quando il bambino compie 3 anni.
PALETTI PER I PAPA’ – Il decreto fissa i paletti per il congedo dei padri, sempre previsto dalla riforma Fornero: un giorno di permesso sarà pagato al 100% con un costo per lo Stato di 78 milioni di euro l’anno. Ce ne saranno poi altri due facoltativi sempre pagati al 100%. Ma potranno essere concessi solo se la madre rinuncerà a due giorni della sua maternità obbligatoria, in modo da non aver un costo aggiuntivo per lo Stato.
20 MILIONI: BASTERANNO SOLO PER 11MILA MADRI - Piuttosto esigue le risorse a disposizione: 20 milioni di euro l’anno per tre anni. A conti fatti, se tutte le richiedenti faranno domanda per avere il contributo per sei mesi, i soldi basteranno per poco più di 11.000 madri lavoratrici, contro i circa 500.000 nuovi nati ogni anno. A fare la differenza tra chi otterrà il contributo e chi no sarà il reddito di partenza.
CLICK DAY – Per presentare la domanda sarà istituto un click day, un giorno per presentare domande per via informatica come già fatto in passato per la regolarizzazione di colf e badanti. Avrà la precedenza chi ha il valore più basso per l’Isee, l’indice della ricchezza delle famiglie calcolato in base al reddito, alle proprietà, e al denaro sul conto corrente e, a parità di “ricchezza”, l’ordine di presentazione della domanda. La graduatoria sarà unica e su base nazionale.
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